In Sardegna la festa inizia tradizionalmente con i fuochi in onore di Sant’Antonio il 16 gennaio e si conclude il mercoledì delle Ceneri. Non solo coriandoli, stelle filanti, mascherine e carri allegorici, qui il Carnevale è qualcosa di diverso. “Su Carrasecare” rispecchia la vera anima dei sardi, è un rito suggestivo, antico, ancestrale, radicato in tradizioni che variano in tutta l’isola: quel che accomuna tutti è lo spirito “di vino” accompagnato da varie degustazioni di fave con lardo e zeppole fritte sia salate che dolci.
I paesi della provincia di Nuoro, i nostri vicini, sono noti per le maschere d’antica origine, figure che rimandano al mito e alla tradizione agricola: Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, Boes e Merdules di Ottana o Sos Thurpos di Orotelli. Mentre dall’altra parte, soprattutto nell’Oristanese, il fulcro della festa è costituito da spettacolari esibizioni equestri come la Sartiglia di Oristano e Sa Carrela ‘e nanti di Santulussurgiu. Nel Nord Sardegna invece l’evento forse più interessante è la sfilata dei classici carri allegorici che si ripete con successo a Tempio Pausana dal 1956.
Il Carnevale Dorgalese 2019 ha preso il via giovedì 21 febbraio con l’arrivo de “Sas Mascheras De Baunei” che hanno conquistato il centro del paese con musica e balli in Piazza Funtana. Questo il primo di una lunga serie di eventi che animano la festa più pazza dell’anno, di seguito il programma fino a domenica 10 marzo “Duminica ‘e padeddas”.
Con “Zovia Lardajolu” si entrerà nel pieno della festa, giovedì 28 febbraio le maschere di Lardajolu porteranno una pazza allegria folk con balli in Piazza Aldo Moro dove sarà possibile degustare il tipico piatto del periodo “Fa’ e Lardu” accompagnato da un immancabile bicchiere di vino rosso. La tradizionale passeggiata in maschera, animata da balli e disturbi vari della quiete pubblica, coinvolgerà gli spettatori che diventeranno parte attiva della festa e si ritroveranno, loro malgrado, “titieddaos” e con qualche coriandolo fra i capelli.
I dorgalesi più giovani saranno i protagonisti del primo corteo in maschera lungo la via principale del paese, i gruppi scolastici di Dorgali e Cala Gonone sfileranno da “Su Ponte” verso “Castula”. La passeggiata gioiosa di sabato 2 marzo, avrà inizio alle ore 10 e si concluderà intorno alle 11 al campetto delle Scuole Elementari. Nel pomeriggio il carnevale si sposta in Corso Umberto con una grande mascherata a cavallo e a piedi che avrà come tema la Fiera di Siviglia.
Domenica 3 marzo, spazio alla fantasia e allo spirito creativo ed artistico di tutti i dorgalesi, alle ore 15 inizierà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera da Via Lamarmora (Castula).
“Sas Tippulas” saranno le regine indiscusse di lunedì 4 marzo, la distribuzione delle zeppole dorgalesi da gustare appena fritte, salate o dolci, avrà inizio alle ore 17:00 in Piazza del Mercato. Quasi in contemporanea (alle ore 18) in Piazza Aldo Moro, avranno inzio i balli con i gruppi folk in maschera.
Martedì 5 febbraio ritorna la storica Pentolaccia a Cavallo, per la prima volta aperto anche a cavalieri non dorgalesi e trasmesso in diretta su Sardegna Live con la partecipazione di Giuliano Marongiu.
Come consuetudine i trentenni dell’Associazione San Giuseppe, quest’anno costituita dalla Leva 1989, hanno allestito la “Sala” nei locali in Via Mazzola (ingresso del paese) per i pomeriggi divertenti con la Cooperativa La Coccinella dedicati ai più piccoli (3, 4, 5 marzo dalle ore 17:00) e le serate danzanti con DJ set (il 2-3-4-5-9-10 marzo dalle ore 22.00).
Buon divertimento!