Settimana di fuoco in Sardegna in onore di Sant’Antonio e San Sebastiano

Tra il 16 ed il 19 gennaio a Dorgali e Cala Gonone, come in tante altre zone della Sardegna, si festeggerà “Sa sera”, ossia la sera che precede le giornate dedicate rispettivamente a Sant’Antonio e San Sebastiano.

Tradizione cristiana e culto pagano s’incontreranno nel rito secolare del fuoco, un evento documentato fin dalla metà del XIX secolo, ma che ha origini sicuramente più remote.

A Dorgali – poco più di 5 km da Cala Gonone – dopo la celebrazione dei Vespri nella chiesa di Sant’Antonio il 16 gennaio e nella chiesa di Santa Caterina il 19 gennaio, si accenderanno i fuochi “purificatori” che illumineranno il paese per tutta la notte.

La pira di frasche varie e rosmarino – “Su Romasinu” – al centro della piazza, antistante la chiesa dedicata, verrà benedetta durante i tre giri rituali che Sarcerdote e Priori compiranno attorno ad essa prima di darle fuoco con le candele. Al momento dell’accensione i ragazzi più giovani affronteranno le fiamme per raggiungere la cima, staccare le arance dalla croce e lanciarle tra la folla, una prova di coraggio ma anche un segno di buon auspicio.

L’invito in piazza che seguirà i riti liturgici sarà a cura dai Priori in carica che distribuiranno il tipico dolce del periodo a base di vincotto “Su Pistiddu” e un buon bicchiere di vino. La festa nel rione protagonista proseguirà autogestita, come da tradizione, con l’apertura volontaria delle cantine private che accoglieranno i visitatori. Cannonau, piccole degustazioni di prelibatezze a km 0, canti a tenore e balli popolari la faranno da padrone in queste notti di fuoco che anticipano l’aria festosa del carnevale in tutta l’isola.

Un’atmosfera inconfondibile circonda molti paesi della Sardegna durante questa settimana, il merito non è solo del meraviglioso profumo di rosmarino che si diffonde nell’aria … venite a scoprire perché!